ALICE THROUGH THE LOOKING GLASS

Ieri sera sono stata al cinema a vedere il tanto atteso Alice attraverso lo specchio. A distanza di 6 anni da Alice nel Paese delle Meraviglie, è uscito il sequel il 25 Maggio, basato sul romanzo “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” di Lewis Carroll.



Il film, diretto da James Bobin, è ricco di colori e personaggi stravaganti. 
Il cast è rimasto invariato, per questo ritroviamo Mia Wasikowska nei panni di Alice, divenuta capitano della nave del padre. Un carattere più forte e deciso a raggiungere i proprio scopi e obiettivi. Ma il ritorno a Londra, dopo un lungo viaggio in mare, le riserva brutte sorprese che non fa in tempo a risolvere poichè s’imbatte in uno specchio che la catapulta nel Sottomondo.
Johnny Depp in Cappellaio Matto. Questa volta, però, la pazzia non è esplosiva, stravagante, ma piuttosto malinconica. Egli ha perso la sua “moltezza” a causa della depressione per la scomparsa della sua famiglia, ma un cappello ritrovato riaccende in lui la speranza. Tuttavia la sua tristezza prende il sopravvento, diventando talvolta addirittura violento.
Anne Hathaway, la Regina Bianca, si ritrova ad affrontare un passato nascosto, pieno di sensi di colpa nei confronti della Regina Rossa. Dietro la cattiveria di quest’ultima (Helena Bonham), si cela in realtà un dolore profondo e un “odio” verso la sorella che si risolve con una semplice parola che lei attendeva da anni: “Scusa”.
Non mancano i simpaticissimi Pincopanco e Pancopinco, il Bianconiglio, il Leprotto e lo Stregatto.
Ho visto il film in 3D e direi che ne vale proprio la pena vederlo indossando gli occhialini, perché è come immergersi totalmente nel Paese delle Meraviglie e gustarsi pienamente i fantastici effetti speciali.
Il film poggia su tre pilastri: la famiglia, “faccenda importante, te ne danno una sola.”
L’amicizia, “gli amici non vanno trascurati” e il viaggio nel tempo che rende chiaro tutto quello tenuto nascosto nel presente, “Sei stata via troppo tempo, Alice. Ci sono faccende a cui potrebbero giovare la tua attenzione.”
Nel film il Tempo è personificato in Sacha Baron Cohen, che vive in un mondo di lancette e orologi. Padrone del tempo, non è mai stato così poco padrone.
Il film è una continua “lotta contro il tempo” per cercare di cambiare il passato. Ma, come ben sappiamo, il passato non si può cambiare, da lui possiamo soltanto imparare.
Alice, quindi, si ritrova nel Sottomondo e, rubata la Cronosfera, s’immerge in un Oceano del Tempo per cercare di cambiare alcuni avvenimenti negativi per poter salvare l’amico. Ma, nonostante tutti i suoi sforzi, è soltanto nel presente che riesce a salvare il Cappellaio, ormai morente.
Il tempo appare come ladro, ma maestro dal quale si può imparare.


Ed’è questa la morale del film: il tempo non ci è nemico, basta solo saperne fare buon uso.
Ogni secondo, ogni minuto ed ogni ora che trascorriamo vanno vissuti e non sprecati. 
Ogni momento è prezioso.


E voi cosa ne pensate? Siete andati a vederlo? Lasciate le vostre impressioni e pareri nei commenti!

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